Comincio col dire che il Margarita è in assoluto il mio cocktail preferito. E non solo da quando vivo qua (l’aria esotica si fa ancora più affascinante), ma da tutta la vita: ho imparato a prepararlo che ero ancora alle superiori perché lo avevo assaggiato in vacanza in riviera ma nessuno, nel mio paesello sull’Appennino, era in grado di replicarlo. Sarà il nome femminile o sarà che era la prima vacanza da solo con gli amici, ma quel Margarita aveva un sapore speciale, magico. Così ho cercato la ricetta e me lo sono sempre preparato da solo. Da quelle prime prove in cucina dei miei è passato molto tempo e oggi credo di aver trovato la combinazione perfetta.
Io adesso ve la svelo, ma sappiate che un ingrediente fondamentale è la spiaggia bianca della Playa del Sol e la compagnia della persona che amate.
La mia ricetta del Margarita
Per preparare il Margarita perfetto servono solo tre ingredienti. Anzi quattro.
- 3,5 cl di tequila
- 2 cl di triple sec
- 1,5 cl di succo di lime
- sale
Prendi la coppa da Margarita e mettici del ghiaccio dentro, perché deve essere ben fredda. Togli poi il ghiaccio e con una fetta di lime o limone bagnate la metà del bordo del bicchiere. Immergi ora il bordo della coppa nel sale, poi scuoti per togliere l’eccesso di sale. Senza questo passaggio non si può nemmeno parlare di Margarita. Il sale che pizzica sulle labbra prima di ogni sorso è il vero tocco geniale che ha reso questo cocktail unico.
Ora spremi un lime e filtra il succo. Metti tutti gli ingredienti in uno shaker insieme a qualche cubetto di ghiaccio e poi scuoti per circa 20 secondi. Contali, perché è importante. Se scuoti troppo o troppo poco, il risultato non sarà mai perfetto. Ora versa il cocktail nella coppa filtrandolo. E buon Margarita!
Per farvi capire quanto amo questo cocktail, sappiate che nel menù del Bar Moy ho attaccato accanto al Margarita un adesivo personalizzato con un piccolo cuore! Quindi venite pure carichi di aspettative, sono pronto a tutto ;P
Storia del Margarita
Una cosa che mi ha sempre affascinato dei cocktail è la loro storia. Come nascono, che tradizioni portano con sé e perché hanno questo nome, sono tutti aspetti che mi piace imparare e poi raccontare ai miei clienti. E ogni volta incontro qualcuno che conosce un’altra storia, quindi prendete questa che vi racconto come frutto delle mie ricerche personali, non come l’autentica origine del Margarita. Non voglio problemi di copyright!
Comunque sia, ecco la storia.
Sembra che il Margarita risalga agli inizi degli anni Quaranta. Era il 1942 e il barman Francisco Pancho Morales, proprio qui in Messico (in particolare al Tommy’s Place a Ciudad Juarez, Città del Messico) inventò un drink che conteneva proprio questi tre ingredienti ma non lo brevettò, diciamo così. Fu più accorto invece il barista texano Santos Cruz quando, nel 1948, ideò un drink per una cantante di nome Peggy (diminutivo proprio di Margaret) che non beveva nessun alcolico se non la tequila. Cruz stava lavorando al Balinese Room quando creò il cocktail, al quale diede proprio il nome di Margarita, in onore della cantante.
Se volete credete a questa storia oppure ad una delle altre mille che si trovano in giro. Quel che è certo è che il Margarita rimane un cocktail eccezionale!