Caipirinha, ricetta e origini

La Caipirinha è il cocktail più amato dai brasiliani. Nel 2003 è stato addirittura eletto bevanda nazionale. Oggi è uno dei cocktail che mi viene richiesto più spesso al Bar Moy, ma in pochi sanno che il liquore con cui si prepara è considerato tra i peggiori al mondo, veramente di bassa qualità. Comunque, non siamo qui per giudicare i gusti di nessuno ma solo per capire come è nato questo fresco drink tropicale.

Nascita e origini della Caipirinha

La storia della caipirinha inizia secoli fa, quando i portoghesi hanno dato il via alla colonizzazione del Brasile. Con il loro arrivo, si diffuse in Brasile anche la coltivazione intensiva della canna da zucchero e indovinate chi ci lavorava? Ovviamente i braccianti erano tutti schiavi africani o contadini locali sottoposti a un vero e proprio sfruttamento. Non venivano però lasciati a mani vuote: venivano infatti ricompensati per il loro lavoro con, udite udite, un pasto e gli scarti della produzione dello zucchero, in pratica la melassa. Proprio da questi scarti i braccianti impararono ben presto a trarre un liquido che aveva potenti effetti ricostituenti (una vera manna per chi era costretto a lavorare ogni giorno nei campi in condizioni che possiamo a stento immaginare).

Così, dalla melassa si ricavava la garapa. Da solo però questo succo non fermentato di canna da zucchero doveva essere qualcosa di imbevibile. Per questo veniva arricchito con miele, aglio, lime e altre spezie a seconda delle tradizioni. I braccianti lo utilizzavano anche come medicinale: sembra che aiutasse a guarire prima da influenza, raffreddore e mal di gola.

Anno dopo anno, la produzione di garapa si è affinata e il liquido veniva sottoposto a fermentazione, trasformandosi nella bevanda alcolica Cachaça, la stessa che ancora oggi fa da base alla caipirinha. Proprio perché alcolica, però, la Cachaça entrò nel mirino del proibizionismo portoghese, ma tanto era amata che i contadini si ribellarono e riuscirono a salvare la loro amata bevanda dal bando. Dopo secoli di lotte, finalmente nel 1822 il Brasile ottenne l’indipendenza e naturalmente tutti brindarono con fiumi di Cachaça!

La ricetta della Caipirinha

Anche questo cocktail si basa su tre soli ingredienti.

  • 5 cl Cachaça
  • 1/2 lime (4 spicchi)
  • 2 cucchiaini di zucchero bianco

Non fate l’errore di usare lo zucchero di canna, che in tanti pensano esotico ma che in realtà cambia completamente il sapore della bevanda. Pestate zucchero e lime insieme in un bicchiere (quello giusto è l’old fashioned), ma non esagerate nello spremere troppo la scorza perché, essendo amara, potrebbe rendere il cocktail non proprio piacevole. Riempite ora il bicchiere di ghiaccio e di Cachaça.

Questa è la ricetta classica ma in pochi si accontentano di una capirinha originale. La moda di aggiungere succo di frutta è diventata talmente di tendenza che in tanti credono che la caipirinha autentica sia proprio quella alla fragola oppure alla pesca o ancora all’ananas. Per questo non storcerò il naso quando me la chiederete ma vi consiglio comunque di provare la versione originaria!

E la caipirissima? Un altro cocktail ancora: al posto della Cachaça c’è il rum chiaro, quindi parliamo proprio di un’altra ricetta, non di una variante.

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