La Piña colada è un altro dei drink tropicali ed esotici più famosi e più amati. Il cocktail è molto semplice, composto da pochi ingredienti (sono solo tre) e sono i cubani a vantare l’invenzione di questa bevanda a base di ananas. Io non la amo particolarmente, troppo dolce per il mio palato ben temprato, ma capisco che non ci sia niente di più vacanziero che sedersi in riva al mare con un bicchiere di Piña colada in mano!
Cominciamo subito con la ricetta e poi passiamo alla storia.
La ricetta della Piña colada
Talmente semplice che la potete preparare anche voi a casa senza particolari difficoltà.
- 5 cl di rum chiaro (meglio cubano)
- 9 cl di succo di ananas
- 3 cl di crema di cocco
- 80 grammi di ghiaccio tritato
- 1,5 cl di lime
Consiglio inoltre una fetta di ananas e un ombrellino per rendere il cocktail ancora più festaiolo e adatto alla spiaggia! Un po’ trash ma molto apprezzato da chi frequenta le limpide acque messicane. Se volete, potete ottenere il succo di ananas anche frullando il frutto fresco: il risultato sarà più denso e corposo, ogni tanto lo propongo ma solo i più temerari accettano! Il succo di solito va per la maggiore. Comunque potete provare se vi sentite in vena 😉
Vi serve un frullatore dove mettere rum, succo d’ananas, crema di cocco, lime e ghiaccio tritato. Frullate tutto per 20 secondi in modo da dare al tempo alla bevanda di diventare spumosa, deve essere morbida e cremosa, una delizia che scivola sul palato. Attenzione quindi alle dosi di ghiaccio. Quella che vi ho scritto è la quantità che utilizzo io però potete anche partire con qualche grammo in meno per essere sicuri che la consistenza non sia poi troppo liquida.
Il lime è opzionale, io lo metto sempre ma se non lo desiderate basta chiedere. Non sono qui per fare la morale a nessuno!
E ora, ombrellino e fiesta!
Come nasce la Pina Colada?
Non abbiamo però detto nulla della storia, che di solito è la parte più affascinante di ogni cocktail (non la più buona e soddisfacente, quella è sempre bere!).
Si dice che sia il cocktail dei pirati perché sembra che sia stato Robero Cofresì, un pirata, a inventare la ricetta nell’Ottocento per tirare su il morale del suo equipaggio. Creò una miscela di rum bianco e ananas, quello che aveva a disposizione, e la ciurma fu talmente entusiasta che il drink si diffuse in tutti i mari caraibici. Da quel momento la Pina Colada ha toccato lidi ben più sofisticati. Nel 1954, per la precisione il 15 agosto, Ramon Monchito Marrero, barman di Porto Rico, fu incaricato di creare un cocktail per i palati raffinati dei clienti del locale. Probabilmente traendo spunto dalla ricetta piratesca, il barman realizzò la Pina Colada come la conosciamo oggi, aggiungendo quindi la crema di cocco per dare cremosità e dolcezza.
Oggi la Pina Colada non è solo diffusa e amata in tutto il mondo ma è anche la bevanda nazionale ufficiale del Porto Rico! Altro che ombrellino!